Grave di Ciano e la mitigazione delle piene nel basso Piave: un’opportunità per un cambio di paradigma nella gestione del rischio idraulico
L’incontro a carattere multidisciplinare sarà un dialogo tra più voci e porterà a conoscenza del pubblico il caso delle Grave di Ciano (Treviso, fiume Piave), sito ad elevata biodiversità e tutelato dalla rete europea Natura 2000, ma individuato come sito preferenziale per la realizzazione di casse di espansione, capaci di contenere 30-40 milioni di metri cubi di acqua e quindi di ridurre le portate di piena a valle.
Esistono tuttavia delle possibili soluzioni in parte o del tutto alternative che potrebbero ridurre il rischio idraulico del basso Piave con maggiore efficacia nel lungo periodo e con un minor impatto sull’ecosistema fluviale.
Tali soluzioni sono forse più impopolari ma sicuramente più adeguate all’elevata complessità, dinamica e biodiversità del Fiume Piave nel tratto pedemontano.
Modera: Francesco Ferrarese
Ospite
Classe 1963 è tecnico di elaborazione dati geografici al Dipartimento di Scienze Storiche Geografiche e dell’Antichità dell’Università degli Studi di Padova.
Ha dato il suo contributo in oltre 20 progetti di ricerca dell’Ateneo patavino, occupandosi di morfometria, geomorfologia, cartografia, telerilevamento, evoluzione del territorio. Usa i Sistemi di Informazione Geografica (GIS software) quale abituale e quotidiano strumento di lavoro.
È laureata in Biologia nel settore disciplinare della Botanica Ambientale e Applicata, nel 2015 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Biologia Ambientale presso l’Università di Trieste.
Libera professionista e attualmente assegnista di ricerca all’Università di Bologna, si occupa dello studio della diversità della flora e delle comunità vegetali, di monitoraggio e analisi dello stato di conservazione di specie e habitat. Per la componente botanica delle Grave di Ciano ha pubblicato gli esiti delle ricerche su riviste nazionali e internazionali.
Ha conseguito nel 2004 il dottorato di ricerca in “Gestione Ambientale dei Bacini idrografici” presso l’Università di Padova, e dal 2009 insegna e svolge ricerca presso la Libera Università di Bolzano.
Si occupa di ecoidrologia, di monitoraggio e modellazione del trasporto di sedimento e materiale legnoso nei corsi d’acqua, della valutazione della loro pericolosità e della loro qualità idromorfologica, e degli effetti della deglaciazione nei bacini idrografici alpini. E’ attualmente uno degli “Editor-in-Chief” della rivista internazionale “Natural Hazards”.
Luoghi
Qualche informazione:
L’edificio ebbe origine nel corso del XIV secolo come dimora della veneziana famiglia da Pozzo, ma negli anni e secoli successivi venne pesantemente modificato rispetto la struttura originale a causa dei vari cambi di proprietà e destinazioni d’uso, tanto che l’edificio attuale si può datare, come struttura generale, al XV secolo.
Situato in Via Pasubio, 52, 36015 Schio
Raggiungibile comodamente a piedi dalla stazione dei treni, o con una passeggiata di 1 km dalla stazione degli autobus di Schio.
Nelle vicinanze si trovano numerosi parcheggi gratuiti:
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- Parcheggio Fabbrica Alta
- Parcheggio Interrato Via Cardinale Elia Dalla Costa
- Parcheggio Mazzini
- Parcheggio Mezzaluna